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Ciao Franco, grazie per aver accettato la mia proposta, raccontami, come stai?

Grazie a te per la disponibilità. Molto bene, è un periodo durante il quale stiamo traguardando alcuni importanti progetti, è venerdì e c’è il sole.

Quali sono state le sfide IT che avete dovuto affrontare in azienda per far fronte anche da un punto di vista tecnologico all’emergenza sanitaria causata dal Covid? L’attività ha subito un qualche rallentamento e -nel caso – ci sono delle strategie che avete posto in essere per farvi fronte?

Forse, stranamente, considero il 2020 un anno sfidante. Dal punto di vista tecnologico abbiamo dovuto far fronte “con una certa urgenza” a problematiche trasversali quali ad esempio:

1. Individuare tra i sistemi presenti in Azienda, la soluzione più confacente all’emergenza, per far lavorare in smart working circa 600 persone in un arco temporale brevissimo, due mesi;
2. Dotare le persone di connettività personale;
3. Potenziare l’infrastruttura di networking con l’esterno affinché potesse reggere un carico imprevisto dell’uso della banda;
4. Reperire sul mercato urgentemente i portatili;
5. Aggiornare in modo mirato e selettivo l’infrastruttura sistemistica e relativi contratti di assistenza e manutenzione al nuovo contesto, microbiologia non disponeva delle risorse hardware per gestire una mole così elevata di tamponi che tra l’altro dovevano essere processati su più turni di lavoro compresi i festivi e quindi diventavano di fatto un processo da gestire in H24;
6. Il software stesso di alcune procedure non era tarato per volumi di 5000/10000 esami in più al giorno e a titolo d’esempio si consideri la difficoltà di cambiare in emergenza gli intervalli numerici assegnati alle richieste per tipologia di esame o intervenire banalmente nelle sequence o dimensioni di campo di progressivi che di colpo non potevano essere più contenuti in 4 cifre numeriche;
7. Il reperimento di soluzioni tecnologiche per adottare soluzioni di telemedicina in settori che tradizionalmente non la esercitavano;
8. Far fronte a una improvvisa richiesta di formazione aziendale sull’uso delle video conference;
9. Allestire a tempo di record nuove sedi per attività che comunque richiedono connettività, postazione di lavoro, lettore di barcode, stampante come un palazzetto per effettuare tamponi e/o vaccinazioni (mediamente 8 postazioni di lavoro);
10. Configurazione e dotazione dei drive trough, vedi punto precedente;
11. Definire organizzativamente modalità di:

• – Lavoro in smart working;
• – Lavoro on site, quante persone, ogni quanto, in che stanza, con che protezioni, uso DPI.

Quali sono i progetti e le soluzioni più strategiche che vorresti attuare per affrontare il futuro?

Ci stiamo muovendo in termini di continuità valorizzando l’esperienza che forzatamente ha cambiato le nostre abitudini in questo periodo, cito alcuni temi:

• -Utilizzo dello smart working anche in periodi normali, con protocolli e modalità condivisi;
• -Potenziamento delle reti di connessione;
• -Aggiornamento delle politiche di sicurezza;
• -Consolidamento dell’infrastruttura tecnologica e potenziamento della stessa per migliorare la continuità operativa;

In sintesi, incentivare al massimo i nuovi investimenti nell’infrastruttura ICT per garantire complessivamente una migliore affidabilità del sistema.

Franco Ferrari

FRANCO FERRARI, U.O.S.D. Sistemi Informativi, Azienda ULSS 2 Marca Trevigiana

Franco Ferrari fa parte dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale dei Sistemi informativi, che gestisce le tecnologie ICT nell’ambito dei processi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione e nell’ambito amministrativo, contabile e della logistica dei beni presenti nei distretti che compongono l’azienda Ulss 2 Marca Trevigiana; in particolare, Franco si occupa della gestione e del monitoraggio dell’infrastruttura del Data Center.